martedì 5 agosto 2008

Ristorante Locanda del Borgo - Rosolini (Sr) [di Giuseppe Mancino]


venerdi 18 luglio 2008 sono ritornato,dopo piu’ di 2 anni,al ristorante”locanda del borgo”di rosolini(sr)in via controscieri 11,per ritrovare ancora gli eccezionali sapori e odori che lo chef giovanni alfa,come pochi,sa combinare con una originale ed unica scelta di materie prime,con una intelligente capacita’ di fondere una cucina tipicamente regionale con una internazionale;incominciando da uno spumantino di benvenuto ad un menu’ di varie portate,in un crescendo beethoviano di sorprese,in un turbinio rossiniano di sensazioni,il tutto inebriato da buoni vini nazionali ed internazionali,da egregi distillati,etc.Ebbene,le mie aspettative non sono state affatto deluse,anche se,purtroppo,l’unica cosa che è cambiata,in negativo,è il prezzo:75 euro a persona tutto compreso,ma che lo merita tutto,piu’ di tanti altri locali e chef che si autoproclamano ingiustamente “MAESTRI”,anzi,aggiungo che il prezzo è giustificato da una cucina sempre piu’ raffinata,ma dentro un giusto limite ed una equilibrata evoluzione culinaria,x cui questo ristorante lo ritengo tra i migliori della sicilia e anche oltre,recensito dalle migliori riviste gastronomiche e dalle piu’ importanti reti televisive.Dulcis in fundo,l’ispirativo creatore di tutto cio,il geniale chef GIOVANNI ALFA,meriterebbe molta piu’ attenzione da parte di tutti gli addetti ai lavori,amatori e professionisti,purtroppo come si dice,nessuno è profeta in patria.Un caro saluto dall’amico Giuseppe Mancino
Il sito del ristorante è:www.locandadelborgo.net

martedì 17 giugno 2008

Melissa & Giuseppe su "Ristorante Don Camillo" Siracusa


…A CENA DA DON CAMILO…
Ubicato in una carinissima viuzza del centro della incantevole isoletta di Ortigia, si trova il rinomato ristorante Don Camillo: come saltare questa invitante tappa gastronomica!?! Così prenotiamo un tavolo alle 21.30 per due persone.
Elettrizzati dall’entusiasmo per il programma della serata, nel pomeriggio facciamo un piccolo sopralluogo giusto per capire la corretta posizione del ristorante e come arrivarci, visto che le macchine non possono entrare nell’isola( particolare da non trascurare).
Dopo aver curato tutti dettagli ritorniamo in albergo. Giunta l’ora x, belli ed eleganti saliamo in macchina e raggiungiamo in 5 minuti il parcheggio Talete e da lì una navetta ci porta dritti davanti la porta del ristorante Don Camillo.
Siamo emozionati: la nostra prima vera cena importante in un ristorante importante per un anniversario importantissimo. Così ci prendiamo per mano ed entriamo. All’ingresso veniamo accolti da una signora sorridente e molto garbata nei modi che ci accompagna al tavolo, una volta accomodati un cameriere versa nei nostri bicchieri del prosecco: non ci resta che brindare!
Mossa dall’entusiasmo chiedo a Giuseppe di prendere la macchina fotografica, dovevamo immortalare il momento. Mi metto in posa: ”... cheeessssssssss........, ehm, cheeesssssssssssssssssss...???????” che succede?” ....così come per magia le batterie si sono scaricate, evidentemente non avevamo curato tutti dettagli! Purtroppo la tecnologia ci ha abbandonato e non è stato possibile fare alcuna foto.
Per fortuna il nostro breve momento di tristezza è stato interrotto dal cameriere che ci ha portato i menù, veri e propri libri. Dopo averli sfogliati optiamo subito per due menù degustazione; la scelta del vino invece, è stata un po’ più complessa perchè la cantina è molto ricca di etichette nazionali e internazionali, tanto che alla fine in mezzo a tanto “ ben di Bacco” abbiamo scelto un semplice e siciliano inzolia: Cubia di Cusumano. Adesso si comincia!!!
Come entree ci viene servito, posto al centro di un piattino di vetro, un occhio di bue gratinato con patè di olive nere. Piccolo, ma gustoso assagio di mare .
Subito dopo arriva l’antipasto, peccato non averlo potuto fotografare, l’effetto cromatico è semplice ma d’impatto: vellutata di mandorle con gamberetti croccanti al nero di seppia : il tutto veramente delicato al palato. Proseguiamo con due primi piatti:
-squisiti spaghetti con ricci e gamberetti, che racchiudono tutto il sapore del mare, semplicemente favolosi.
-cavatelli al pesto di pistacchio di Bronte su crema di nero di seppie: anche qui vi è un bel gioco di colori ,ottima la crema al nero, peccato quel pizzico in più di grana nel pesto.
Piccola pausa!!! Ci sentiamo già sazi e ancora ci attendono altre due portate.
Neanche il tempo di pensarci troppo ed ecco arrivare dei fantastici gamberoni panati croccanti al miele accompagnati da un assaggino di caponatina: originale l’abbinamento col miele in stretta sintonia con l’agrodolce della caponata.
Per ultimo attendiamo quello che è il nostro di pesce preferito: il tonno, che lo chef propone con una marmellata di peperoni. Purtroppo le nostre aspettative sono state un po’ deluse perché la marmellata era acre ed il tonno leggermente insipido, ma è solo una nota stonata di una sinfonia di gusti talmente armoniosa che non ha turbato affatto il nostro palato.
Arrivati ormai alla fine del nostro percorso gastronomico non ci restava che concludere con un dessert. Mentre io cerco di capire come far entrare nel mio stomaco qualsiasi altra forma di cibo e Giuseppe si aggira attorno all’espositore dei dessert , goloso come sempre, ecco che arriva lui: Giovanni Guarneri, lo chef !
Con una scusa banale Giuseppe gli si avvicina e scatta così la presentazione.
Dopo aver scambiato due chiacchiere finalmente scegliamo il dolce: mousse di pistacchio con glassa di cioccolato fondente, ottima senza parole!
E quando tutto sembrava esser giunto alla fine, arriva un cameriere che ci serve un passito ed una malvasia gentilmente offerti dalla casa. Le nostre papille gustative erano in estasi !
Con un caffè abbiamo veramente concluso la nostra cena. Il conto è stato di 65€ a testa compreso il vino, il servizio veramente impeccabile e l’atmosfera gradevole. Grazie allo chef Giovanni Guarneri, che in poche ore ci ha regalato un fantastico viaggio tra i sapori della terra e del mare della nostra Sicilia.

venerdì 6 giugno 2008

ScriviComeMangi


Scrivi... come mangi!
Una variazione cultural - culinaria del celebre detto "Parla come mangi"!Si evoca spontaneità, semplicità, sincerità, gentilezza, un minimo di competenza e soprattutto la ricerca del linguaggio "materno"! Poi c'è il valore della "località" intesa come logica equazione che porta alla "specialità gastronomica" Con questa nuova rubrica ti invitiamo a scriverci le tue esperienze di gastronauta, di amante perduto o alle prime effusioni di "cuore e di pancia"...Un sano ed appetitoso gossip che ti vedrà paparazzare e narrare le ricette del successo , raccontare "vicende"calde, bollenti, tiepide, fredde e curiosare tra i protagonisti ed i giovani emergenti dello spettacolo enogastronomico italiano. Allora "bada come parli"!, anzi... "bada come scrivi" siamo in attesa dei tuoi scoop!